Astro Edizioni: il Libro-Videogame sarà il futuro

Raccontiamo di Astro Edizioni, una casa editrice dal piglio decisamente moderno che guarda ai giovani scrittori ma anche a quelle persone che hanno sempre avuto un libro nel cassetto, un sogno magari lasciato a prendere polvere. Grazie all’intuito di una direttrice editoriale come Francesca Costantino, scrittrice anche lei ed eccellente editor che ha lavorato per anni in Armando Curcio Editore, quel sogno può diventare realtà. Ancorata al genere fantasy ma aperta a contaminazioni eclettiche, Astro segue una linea editoriale ben precisa in questo suo lungo percorso che la porterà un giorno da piccola realtà editoriale a casa ben radicata nel panorama italiano. Abbiamo assistito alla presentazione delle opere pubblicate dalla casa editrice in un evento organizzato al Vigamus di Roma, l’unico museo italiano del videogioco.

penna_calamaioNel pomeriggio di domenica 03 aprile, Astro ha presentato cinque i libri su cui puntare al futuro, in vista anche dell’imminente Romics 2016, il XIX Festival del Fumetto, Animazione, Cinema e Games. Erano presenti anche gli autori delle opere e, nell’ordine, abbiamo sentito le parole di Stefano Mancini, al suo settimo romanzo in carriera che qui ha portato l’oscuro e post-apocalittico Pestilentia. Subito dopo si è presentata Francesca Noto, al suo primo libro con Il Segno della Tempesta , lei che ha aperto quel cassetto dei sogni e li ha realizzati con Francesca Costantino dopo 16 anni. Infine è stata la volta di Diego Romeo, uno scrittore già navigato che proviene dal self-publishing che con Astro ha realizzato una riedizione di qualità della sua collana fantasy Lande Percorse. Testimonianza dell’eclettismo portato nel genere fantasy è infine il libro Il cucchiaio magico di Francesca Pace e Daniela Ruggero, un manuale di cucina in cui gli ingredienti si fondono come in un processo alchemico.

Dopo l’evento, abbiamo avuto il piacere di intervistare proprio la Costantino per farci raccontare la genesi e gli obiettivi della Astro Edizioni. Ecco l’estratto della nostra piacevole chiacchierata.

Salve direttrice. Per cominciare, come affronta Astro Edizioni i costi del mercato editoriale?

Astro Edizioni al momento non ha dipendenti e, per ora, mi occupo personalmente di curare tutte le edizioni. Poi investo principalmente sulla grafica, così che il prodotto sia di buona fattura e bello da maneggiare. Il progetto di questa casa è un sogno diventato realtà che deve crescere piano. Mi sono data tre anni per arrivare innanzitutto al pareggio di bilancio e poi a guadagnarci. Ovvio che non posso fare tutto da sola, infatti, appena ne avrò la possibilità, assumerò dei collaboratori perché io vorrei occuparmi solo di promuovere i libri.

Come start up quali i sono le difficoltà?

Il problema della distribuzione in Italia è una piaga, perché avere un distributore di alto profilo può essere deleterio in quanto ti si chiede di pubblicare nuovi titoli in continuazione. Molte case editrici stanno al passo ma hanno creato un’omologazione di testi sul mercato davvero insopportabile. Astro non può e non vuole competere nella grande distribuzione perché fallirebbe sotto il peso dell’impegno economico e culturale.

Dunque, quali sono i vostri canali di vendita? 

Il mio canale di vendita principale sono le fiere di settore e l’e-commerce. Per noi è molto conveniente andare online perché il prodotto costa meno e la vendita è una garanzia reale di guadagno per il distributore, mentre il business tradizionale paga con fatture molto dilazionate nel tempo. Ho un mio piccolo distributore per le copie cartecee ma non punto a riempire le librerie di testi.

E come vi siete organizzati per la promozione editoriale?

Con l’associazione culturale Dark Zone di Francesca Pace stiamo promuovendo degli eventi attraverso la rete social, durante i quali ci sono molti picchi di download dei nostri testi in e-book: e questa già è un buon risultato. Al Romics, invece, verrò con molte copie cartacee dei nostri libri ma per ora non abbiamo intenzione di puntare alla distribuzione tradizionale nelle librerie. Dobbiamo dare tempo a libri e autori di farsi conoscere, e il digitale è la strada giusta.

Che progetti avete per l’immediato futuro?

Con Dark Zone stiamo organizzando un premio letterario per scrittori in erba, in cui il vincitore avrà il proprio libro pubblicato. C’é anche una parte dedicata all’illustrazione, con un tema dedicato a un testo che ho nel cassetto: i Promessi Elfi. Al miglior artista in premio andrà la pubblicazione del loro lavoro nel libro illustrato.

Come scegli i tuoi autori e i loro libri?

Astro è un nome che per me vuol dire luce, quella che vado cercando nei testi che mi sottopongono. Come agente letterario ho già un buon fiuto per dei buoni manoscritti. Puoi non saper scrivere, ma se hai un’idea originale allora sono sicura che potremo tirare fuori un buon libro.

Perché Astro ha scelto il fantasy come genere di riferimento?

Nonostante sia un genere inflazionato e pieno di opere, ripeto che conta solo l’idea. Se la trama, i personaggi e lo svolgimento della storia funzionano nel modo unico inteso dall’autore, io lo pubblico. Quando un testo mi tocca determinate corde, quando c’è luce da far brillare, allora quel libro sarà un buon libro. Gli autori che scelgo crescono con Astro e, quando i loro testi venderanno tanto da essere rieditati da case più grandi,  io sarò felice di farli andare.

Visto che siamo al Vigamus, Francesca, che rapporto vedresti tra i libri e i videogame?

Il futuro del libro per me sarà interattivo. Un e-book si potrebbe avvicinare a un videogioco, costruito proprio attorno al concetto dei classici libri-game ma in digitale. Per questo scelgo autori eclettici i cui testi si potrebbero prestare a una contaminazione cross-mediale. Come succede nel rapporto col cinema, anche i libri possono diventare videogiochi e viceversa. Per questo vorrei creare un sistema editoriale nuovo, diverso dalle grandi major, ed esportarlo anche ad altre case. Questo progetto di libro-videogame potrebbe essere il futuro.

Con questa profezia, un po’ fantasy e un po’ realtà futuribile, ringraziamo Francesca Costantino, direttrice di Astro Edizioni.