Sul vasto showfloor del Gamescom di Colonia, ci siamo avventurati nel booth PlayStation alla ricerca di qualche succosa novità riguardo le esclusive che Sony metterà sul mercato a partire da questo inverno. Tuttavia, siamo rimasti piuttosto delusi di apprendere che non c’era alcuna postazione di gioco se non per GT Sport (appena rinviato a data da destinarsi), di cui vi abbiamo già parlato durante l’E3 losangelino. Le presentazioni per il pubblico spaziavano da Detroit: Become Human a Horizon Zero Dawn, passando per Days Gone. L’esclusiva PlayStation 4, targata Bend Studio, non l’abbiamo mai trattata sulle pagine di VMAG e così con l’occasione dei provati e delle anteprime del Gamescom possiamo discuterne e analizzarne i punti noti.
Prima di tutto partiamo col dire che abbiamo assistito ad una presentazione di circa trenta minuti, con un gameplay pre-registrato. Dopo la scena introduttiva che abbiamo già ampiamente visto durante la press conference dell’E3, si passa al giocato. Il protagonista seguiva un percorso molto simile a quello già visto nei vari gameplay trailer, tuttavia spesso ha effettuato delle deviazioni per permetterci di carpire meglio il gameplay del prodotto. Dai primi secondi abbiamo scorto la minimappa, piuttosto classica e probabilmente ancora work in progress, dal momento che sembrava un asset placeholder per far vedere che ci sarà una minimappa nell’ HUD. Quello che sembra essere a tutti gli effetti il protagonista della scena si addentrava quindi in questo complesso abbandonato, con resti di umani, animali e qualche provvista. In questo modo fa capolino il crafting system, che senza mezzi termini è praticamente identico a ciò che abbiamo potuto vedere in The Last of Us. Un menu in sovraimpressione da cui creare oggetti utili, utensili e all’evenienza armi. Inoltre, il protagonista ha preso una lattina e senza soluzione di continuità l’ha applicata rapidamente alla canna della pistola che portava con sé, andando a creare un silenziatore.
Dopo questa sequenza che ci ha permesso di saperne di più su quello che sarà il gameplay di Days Gone, abbiamo assistito alla stessa demo vista all’E3, con qualche lieve cambiamento. Rimane molto bello da vedere, sia in termini di distruttibilità ambientale che sembra scriptata però altera i percorsi da intraprendere. Dal punto di vista prettamente visivo e tecnico, il titolo ha pochissimi cali di framerate considerando la mole di oggetti a schermo, tuttavia possiamo credere che i modelli degli zombie non siano tutti diversi, ma con ogni probabilità saranno ripetuti a gruppi e mescolati tra loro. Ciò che ci lascia con un bel sorriso è l’intelligenza artificiale, che sembra mettere in luce pattern diversi che puntano spesso ad anticipare il giocatore per costringerlo a pianificare bene il percorso di fuga e utilizzare al meglio l’ambiente circostante. Il setting di Days Gone è inevitabilmente riconducibile alle sezioni Autunno – Inverno di The Last of Us, da cui il prodotto ha indubbiamente tratto gran parte del mood.
Durante la demo abbiamo ravvisato la presenza di altri esseri umani, probabilmente un bandito che ha provato a derubarci dei nostri averi, poi martoriato dagli zombie stessi. Non è dato sapere altro, se non che l’uomo guidato dal giocatore possedeva e imbracciava un fucile d’assalto con almeno dieci caricatori (no, non sono illimitati) e pare che possiamo aspettarci un survival dal mood intrigante, sperando di non cadere nel già visto. È una missione difficile, ma i Sony Bend possono farcela, visto il loro portfolio.