L’incredibile veglia funebre per salutare un giocatore di Final Fantasy XIV

Quello degli MMO è un vero e proprio mondo virtuale. Anzi, potremmo anche cominciare a definirla “vita parallela”. E la storia del ragazzo di 29 anni che ha vestito i panni del bardo lv.50 “Codex Vadhla“, sul sever di Gilgamesh del titanico MMO A Realm Reborn: Final Fantasy XIV  di Square Enix, è l’ennesima dimostrazione di quanto sottile sia la barriera tra la vita “reale” e quella spesa tra dungeon, immense radure e sontuosi palazzi di corte.

Un amico di Codex Vadhla, tanto nel gioco quanto nella vita, ha aggiornato costantemente gli altri membri della sua Free Company (delle enormi gilde del mondo FFXIV) sul forum. Il giovane ha sofferto di una grave complicazione renale con conseguente ricovero (tra i commenti c’è anche qualcuno che sembrerebbe offrirsi per una donazione del suo, di rene).

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Le condizioni sono gravi e tutti i suoi amici virtuali cominciano a pregare e mandare condoglianze alla famiglia così:

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La voce si sparge e il gruppo aumenta. La board ufficiale di Final Fantasy XIV si riempie di auguri di guarigione. L’amico “vero” di Codex mette in streaming quanto sta accadendo nella camera d’ospedale dove il giovane lotta per la vita, abbattendo quella sottile barriera, mettendo in contatto anche i suoi genitori con un mondo a loro lontano. E tutto si fonde, seppure in un mare di lacrime. Seppure nella peggiore delle occasioni.

Gli amici di Codex non si fermano qui. Quando la situazione diventa pubblicamente “senza speranza” (seppure senza un reale aggiornamento sulla stessa), si radunano su di una spiaggia vicino alla casa della Free Company, dove mettono in piedi un vero e proprio spettacolo di luci che ricorda da vicino il rito del trapasso di FFX, mantenendo in sottofondo uno dei più bei brani della colonna sonora di Final Fantasy XIV.

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La scena va in diretta twitch nell’ospedale, prendendo le incredibili spoglie di una vigilia funebre virtuale di un trapasso reale. 

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Il ragazzo dietro Codex è però già passato a miglior vita da qualche tempo, mantenuto in vita artificialmente dopo una morte celebrale tra la notte di venerdì 19 e la giornata di sabato 20 dicembre. Eppure, sembra proprio che un pezzo della sua anima sia rimasto intrappolato su quei server e nei cuori di tutti i cittadini di Eorzea.

Fonte: Kotaku