Recensione Bioshock: The Collection

Sono ormai passati oltre tre anni e mezzo dal rilascio di Bioshock Infinite, capitolo finale che concluse definitivamente una delle saghe piรน apprezzate della scorsa generazione. Infatti รจ piuttosto difficile riuscire a spiegare a parole cosa Kevin Levin (padre della serie) e 2K Games furono in grado di realizzare con l’ideazione del su detto brand, affascinando una quantitร  smodata di fan grazie alle suggestive ambientazioni sottomarine di Rapture o alle celestiali location della volante Columbia. Bioshock, uscito addirittura nel lontano 2007, fu uno dei primi titoli a fondere contemporaneamente in uno sparatutto poteri soprannaturali, potenziamento del personaggio, crafting compulsivo di qualsiasi oggetto, trama affascinante e al tempo stesso angosciante, e una direzione artistica particolarmente ispirata. Tutto ciรฒ si concretizzรฒ in un successo senza pari, il quale candidรฒ la produzione ad essere considerata un vero e proprio capolavoro, insomma, il nuovo standard del genere. Purtroppo, perรฒ, dopo l’eccezionale trionfo ottenuto da Infinite, Irrational Games venne sciolta e l’amato Levin decise di non sviluppare mai piรน un proseguo, indirizzando la propria carriera lavorativa in progetti minori. Ovviamente, la maggior parte del fandom della trilogia insorse, e, con l’avvento della nuova generazione di console, chiese a gran voce, quantomeno, una riedizione rimasterizzata che potesse sfruttare le potenzialitร  delle nuove console, e cosรฌ accadde. Dopo aver sviscerato attentamente tutti e tre gli episodi, siamo pronti a fornirvi un giudizio su quello che potrebbe essere, a tutti gli effetti, l’atto conclusivo di questo storico franchise. Siete curiosi di scoprire il risultato? Continuate a leggere.

So qual รจ la domanda che attanaglia la maggior parte delle persone che hanno aperto questa recensione, Bioshock: The Collection รจ un prodotto assolutamente da acquistare nonostante i titoli siano, ormai, usciti da parecchio tempo? La risposta รจ, ovviamente, che dipende da cosa vi aspettate dalla riedizione. Andiamo con ordine. La collection prodotta da 2K Games propone un’ottima varietร  di contenuti, in quanto non sono presenti soltanto gli episodi principali della saga (quindi Bioshock 1, Bioshock 2 e Bioshock Infinite), ma anche tutti i rispettivi DLC e componenti aggiuntivi: nello specifico, Le Stanze della Sfida per quanto riguarda il primo capitolo, Prove Protettore e Minerva’s Den per il secondo, e, infine, Buried at Sea prima e seconda parte per quel che concerne Infinite. In piรน, nella riedizione saranno presenti due aggiunte molto interessanti, che verranno sicuramente apprezzate dai fedeli follower della trilogia: ovvero Il Museo delle Idee Orfane, nel quale potrete osservare dettagliate informazioni sul processo creativo di realizzazione dei personaggi, e dei filmati in cui sarร  intervistato Levin, il quale spiegherร  l’origine della saga. Il tutto ovviamente splendidamente confezionato in 1080p e 60 frame per secondo, con texture migliorate, illuminazione perfezionata, e un qualitร  visiva, sopratutto per i primi due capitoli, decisamente superiore alle precedenti apparizioni su PlayStation 3 e Xbox 360.

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I perfezionamenti grafici annunciati sono realmente tangibili: non appena sbarcherete per la prima volta nella subacquea Rapture, vi accorgerete che la qualitร  รจ aumentata davvero notevolmente.

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L’elemento fondamentale da capire รจ che i perfezionamenti grafici annunciati sono realmente tangibili: non appena sbarcherete per la prima volta nella subacquea Rapture, vi accorgerete che la qualitร  รจ aumentata davvero notevolmente; certo, non che la cittร  sottomarina o Columbia possano definirsi ridisegnate e riprogettate dalle fondamenta, ma il colpo d’occhio รจ di pregevole fattura, simbolo dell’ottimo lavoro svolto da Blind Squirrel Games, casa di sviluppo appositamente designata per occuparsi della remaster. Inoltre, nonostante non siano sempre granitici, questa volta in tutte e tre le produzioni il personaggio girovagherร  per le superbe location ad una fluiditร  di circa 60 fps, e le sensazioni saranno, ovviamente, completamente differenti: gli scontri, i movimenti e i poderosi attacchi eseguiti mediante l’utilizzo dei poteri, offriranno un feedback migliore, garantendo, nel complesso, un’esperienza superiore al passato.

Sarร  un piacere tornare ad affrontare i poderosi Big Daddy.
Sarร  un piacere tornare ad affrontare i poderosi Big Daddy.

รˆ, comunque, importante sottolineare che le maggiori prestazioni grafiche, da sole, per chi ha giร  avuto modo di cimentarsi nei titoli, non posso spingere necessariamente ad un acquisto, in quanto si, il comparto tecnico ha subito un evidente restyling, ma non ci troviamo minimamente difronte ad un potenziamento estetico cosรฌ prestante da giustificare una spesa immediata. Senza ombra di dubbio, i fan piรน accaniti resteranno comunque soddisfatti, ma per chi ha giร  testato i titoli e non รจ rimasto particolarmente stregato, la collection non ha molto da offrire. Ovviamente, invece, agli utenti totalmente all’oscuro dello strabiliante fascino posseduto dai tre prodotti sviluppati da Irrational Games, รจ caldamente consigliato l’acquisto, in quanto troveranno dei titoli capaci di coinvolgere emotivamente, grazie ad una trama (in modo particolare Bioshock 1 e Infinite) splendidamente narrata, e sopratutto di generare divertimento attraverso una gameplay capace di fondere sapientemente piรน generi.

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Nonostante siano passati molti anni dall’uscita dei tre Bioshock, essi risulteranno ancora davvero attuali.

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Le remaster, come sicuramente saprete, nascono con l’intento da parte dell’azienda produttrice di riproporre, solitamente, vecchie glorie del passato, col fine si di lucrare su qualcosa che ormai non avrebbe mai generato profitto, ma anche con la volontร  di far conoscere al nuovo pubblico titoli che, anni addietro, hanno significato qualcosa per il medium. Il rischio solitamente รจ uno scarso apprezzamento per via di un invecchiamento talmente pronunciato, da impedire un approccio dalle nuove generazioni. Bhe, sappiate che con la Bioshock: The Collection il pericolo non sussiste assolutamente, in quanto tutti e tre i giochi contenuti dal pacchetto sono ancora davvero attuali. Sembra incredibile, ma nonostante il primo episodio sia uscito circa dieci anni fa, il gameplay risulta ancora oggi divertente, coinvolgente e vario, grazie ad un’ottima differenziazione di armi (con mitra, pistole, lanciagranate, fucili a pompa e chiave inglese per il corpo a corpo) e poteri (tramite i plasmi, tonici fisici, tonici di ingegneria, e da combattimento).

Qui possiamo ammirare la celestiale Columbia.
Qui possiamo ammirare la celestiale Columbia.

Certo, alcuni aspetti oggi sembrano essere inconcepibili: come la mancanza di uno scatto che possa facilitare la fuga o l’avvicinamento ai nemici, l’impossibilitร  di utilizzare contemporaneamente poteri e armi, costringendo, in questo modo, ad una diminuzione della freneticitร  degli scontri ed ad un aumento della lentezza nello sferrare attacchi, una modalitร  mira con le bocche da fuoco poco soddisfacente se rapportata agli standard attuali, con lo strumento di morte cosรฌ vicino alla telecamera da impedire quasi la corretta visione del campo di battaglia, e, infine, all’obbligo di dover scegliere necessariamente quali plasmidi equipaggiare spingendo ad usufruire dei vantaggi sempre degli stessi. Non รจ un caso, perรฒ, che tutte le lacune evidenziate siano stato migliorate tanto con il secondo episodio, il quale permetteva, addirittura, la fusione delle capacitร  soprannaturali possedute dal protagonista, quanto con Infinite, nel quale la mobilitร  raggiunse livelli estremi per la produzione grazie al rampino che permetteva uno spostamento rapidissimo anche durante gli scontri.

In conclusione, Bioshock: The Collection รจ un’ottima riedizione dei tre fantastici episodi partoriti da Irrational Games. La remaster brilla senza ombra di dubbio per la completezza a livello contenutistico, grazie alla presenza non solo di tutti i componenti aggiuntivi e DLC usciti per tutti e tre gli episodi, ma anche con aggiunte particolarmente apprezzabili come il museo, in cui sarร  possibile capire tutto il processo di creazione del mondo concepito da Kevin Levin, e degli inediti filmati nei quali vi saranno delle informazioni aggiuntive rilasciate proprio dal designer. Di ottima qualitร  risulteranno essere anche i miglioramenti grafici, evidenti in tutti e tre i capitoli, caratterizzati da un aumento della risoluzione, dell’illuminazioni, delle texture e del frame rate. Certo, tutto ciรฒ non sarร  cosรฌ evidente e clamoroso, in quanto i 1080p non possono ovviamente modificare in maniera cosรฌ netta il comparto tecnico del titolo; inoltre, le reali novitร  del rifacimento in HD non sono tali da elevare l’edizione sopra le altre remastered uscite in questi anni. Perciรฒ, mi sento di consigliare caldamente la collection a tutti coloro che non hanno avuto mai modo di entrare in contatto con queste tre perle del medium videoludico, mentre per tutti gli altri, sappiate che, sostanzialmente, vi troverete di fronte agli stessi identici prodotti usciti qualche anno fa, e, per questo, se non folli amanti della saga, non vi suggerisco l’acquisto.