Recensione The Little Acre

Appena sono arrivato ai titoli di coda di The Little Acre sono rimasto un po’ perplesso. Perplesso perchรจ non credevo (o non volevo), che il gioco fosse giร  finito. L’avventura grafica di Pewter Games Studios appare bellissima, con disegni fatti a mano, e ha dei personaggi realizzati in modo ineccepibile, ma pecca in un paio di punti che sono la base solida del manuale di un’avventura grafica: la difficoltร  e la durata. Se per la prima si puรฒ anche passare oltre, apprezzando l’intento degli sviluppatori di creare una narrazione piรน fluida, per il secondo, purtroppo in questo caso, diventa piรน difficile. Quando ho saputo che uno dei miei punti di riferimento nell’industry, Charles Cecil (Broken Sword), ne era diventato l’executive producer, e Curve Digital (Lone Survivor, Velocity) il publisher, ero convinto di trovarmi un prodotto incredibilmente valido. Sotto molti aspetti lo รจ, sotto altri, purtroppo, un po’ di meno.

The Little Acre รจ ambientato in una particolare Irlanda degli anni ’50, con portali misteriosi che trasportano in uno strano mondo abitato da ancor piรน strane creature. Protagonisti del titolo la piccola Lily e suo padre Aiden. Il cuore che muove tutta la storia รจ la scomparsa di nonno Arthur, geniale scienziato sempre alle prese con nuove invenzioni. Compito di figlio e nipotina sarร  quello di capire che fine abbia fatto. I problemi del titolo di Pewter Games partono perรฒ proprio dalla storia. Non perchรจ sia, di per sรจ, malvagia, ma per la velocitร  impressionante in cui vengono descritti i fatti. Il tutto sembra raccontato troppo, troppo in fretta, non riuscendo ad analizzare appieno i luoghi e gli eventi di un mondo bellissimo. Io stesso pensavo che la scena finale fosse solo l’inizio, il momento che fa cambiare marcia alla storia facendogli prendere la sua forma reale. Ma mi sbagliavo.

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I personaggi di The Little Acre risultano gradevolissimi e caratterizzati estremamente bene.

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Ed รจ un peccato, perchรจ i personaggi di The Little Acre risultano gradevolissimi e caratterizzati estremamente bene. Lo dico senza giri di parole, Lily รจ uno dei protagonisti piรน simpatici, carini e divertenti che abbia incontrato nel vasto panorama videoludico: bambina con lo spirito avventuriero in corpo, riuscirร  a strapparvi piรน di un sorriso con le sue azioni temerarie e il suo modo di fare decisamente impulsivo. Con il cane Dougal poi, forma una coppia che funziona molto bene. Anche Aiden non sfigura, e nel suo essere un pรฒ goffo, ma tanto affezionato alla figlia, saprร  farsi apprezzare. La stessa storia ha comunque spunti interessanti e a volte anche inaspettati e piรน profondi di quanto l’aspetto magico-cartoonesco possa far credere. Ribadisco, un vero peccato che tante cose non siano state approfondite a dovere.

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Lily e Dougal sono una coppia decisamente riuscita.

Ma in sostanza, come ci si muove in The Little Acre? Io ho provato la versione PlayStation 4, e devo dire che, dopo un piccolo spaesamento iniziale, ho apprezzato la scelta degli sviluppatori. L’assenza del mouse, su console, si traduce con il muovere il protagonista attraverso lo stick analogico sinistro. Una volta che vi avvicinerete ad un oggetto, da prendere o da analizzare, comparirร  un tasto che, schiacciandolo, vi farร  interagire con esso. Gli oggetti raccolti li utilizzerete invece con lo stick destro, dopo aver aperto l’inventario con triangolo. Accuserete un poco il dover camminare da una parte all’altra dell’ambiente, ma nulla di realmente fastidioso. Non si sente la mancanza della periferica principe dei PC perchรจ gli enigmi sono estremamente semplici. Non ci saranno frustranti tentativi in cui proverete a combinare in modo improbabile tutti gli oggetti dell’inventario per andare avanti nella storia . Non esiste neanche alla lontana l’idea del pixel hunting.

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Nel corso dell’avventura […] alternerete il controllo dei due protagonisti, Lily e Aiden.

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Il tutto scorre in modo fluido e anche se c’รจ la possibilitร  di avere dei consigli, in caso vi siate bloccati in qualche punto, sono sicuro che, se le avventure grafiche sono il vostro pane quotidiano, non ne avrete bisogno. Come detto nell’introduzione, la bassa difficoltร  รจ sicuramente un punto debole di The Little Acre. Se siete dei giocatori hardcore dei punta e clicca difficilmente vedrete di buon occhio il titolo di Pewter Games. Indubbiamente perรฒ, l’essere estremamente semplice lo rende giocabile anche a chi ha meno confidenza con questo genere. Nel corso dell’avventura, in ogni caso, alternerete il controllo dei due personaggi, Lily e Aiden. Anche qui, purtoppo, vi renderete conto che la continua spola tra i due protagonisti, come l’intera narrazione, sarร  troppo rapida, e alcune sessioni dureranno solo il tempo di un paio di click. Oltre la fase da punta e clicca, ci saranno poi dei piccoli puzzle, sempre molto semplici, che variano in modo equilibrato il gameplay del titolo.

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Un vero fan di Broken Sword coglie immediatamente questa citazione.

Nulla da dire per quanto riguarda il comparto grafico. Anzi si, visto che si presenta a livelli altissimi. Da applaudire il lavoro fatto dagli artisti e dagli animatori, sia nelle fasi in-game, che nei diversi filmati. Lo stile, che prende spunto da Don Bluth e Miyazaki, funziona alla grande. Cosรฌ come alla perfezione si incastrano le musiche, in particolare l’utilizzo dei fiati, e gli effetti sonori. Ottimo lavoro anche nel doppiaggio (ricordo che il gioco รจ interamente in inglese), dove ne esce vincitrice ancora una volta la piccola Lily.

In conclusione, The Little Acre รจ sicuramente un buon gioco, che perรฒ soffre di alcuni problemi per cui รจ difficile sorvolare. L’estrema facilitร  e la brevissima durata mal si sposano con il concetto di avventura grafica. L’aspetto artistico e la caratterizzazione dei personaggi sono perรฒ di altissimo livello. Da estimatore di Broken Sword sono rimasto piacevolmente colpito dalle piccole citazioni alla saga di Charles Cecil, e mi dispiace veramente tanto non poter premiare il lavoro di Pewter Games con un voto da ottimo gioco. Consigliato a chi vuole godersi un paio d’ore in compagnia di personaggi molto simpatici. Sconsigliato agli hardcore gamer dei punta e clicca.